Il 10 dicembre 1917 alcuni soldati dell’esercito germanico si
introdussero all’interno del Municipio e appiccarono il fuoco
nell’archivio. Le fiamme distrussero pressoché totalmente la
documentazione storica del Comune e danneggiarono gravemente
anche altre parti dell'edificio.
Si trattò di un evento di particolare
gravità, sia per il fatto che il Palazzo Comunale era stato
inaugurato solo pochi anni prima, il 18 maggio 1913, sia
perché la distruzione del patrimonio archivistico municipale
privò per sempre la comunità di Pasian di Prato di una fonte
imprescindibile per ogni ricerca storica e filologica sulle
persone, sugli eventi e sul territorio del Comune.
Vale la pena in proposito di leggere le parole tratte dagli archivi
parrocchiali:
“Per il pronto e volonteroso lavoro della popolazione si poté presto
spegnere il fuoco e scongiurare il pericolo che il superbo locale del
Municipio e delle scuole andasse distrutto”.
Questa breve citazione è testimonianza dell’affetto e dell’attaccamento
che la gente di Pasian di Prato ha sempre tributato a questo edificio
rappresentativo della comunità.
In quella occasione, dunque, nonostante il prodigarsi della
popolazione, non fu possibile salvare gran parte dell’archivio comunale
che fu quasi totalmente perduto.
In particolare andò perduta tutta la documentazione storica e
amministrativa e i registri dello Stato Civile (nascite, matrimoni e
morti) che furono successivamente ricostruiti a mano grazie alla
sussistenza delle copie depositate al Tribunale di Udine.
Di tutto il materiale precedente all’incendio restano soltanto il
registro degli atti di nascita del 1882 e quello di morte del 1889, che
presentano, a testimonianza dell’evento, le bruciature dell’incendio e
le macchie dell’acqua usata per lo spegnimento. Anche
questo è un evento da ricordare, nell'ambito delle
rievocazioni storiche attualmente in corso in occasione del
centenario della Prima Guerra Mondiale. |