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ADDIO CINA!
29-10-1957
Lasciamo Pekino e la Cina. Fa freddo,
c'è foschia, ma mi dicono che più tardi ci sarà il sole. Ed il sole
brillerà certamente sempre più splendente per questo popolo di
lavoratori, di poeti, di eroi.Mi separo dalla Cina con lo stesso
sentimento col quale ci si separa da un vecchio amico. Ho trovato
qui, lontano mille miglia da casa mia, tanta cortesia, tanto calore,
tanto spirito, tanto umanesimo come non trovo spesso nella gente fra
la quale vivo.
Questo viaggio è stato molto importante per me; ho
imparato molte cose, ma soprattutto ho conosciuto i cinesi. Sono i
cinesi che fanno della Cina una miniera inesauribile di sensazioni,
di cognizioni, di idee, delle quali lo spirito si allieta, la mente
si arricchisce, la fantasia si nutre. La corrente di simpatia che ne
promana è superiore ad ogni aspettativa. Vicino ai cinesi si impara
ad essere buoni, ad amare gli uomini. Questo popolo merita un grande
destino; e un popolo pacifico e laborioso come il popolo cinese
creando il suo destino concorre a crearlo anche per tutti gli altri
popoli della terra.
Maria Laura Rocca,
Cina senza muraglia,
Cappelli Editore, Bologna 1959
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