Elio Venier nacque a
Villacaccia di Lestizza il 10 dicembre 1908 da modesta famiglia.
Compiuti gli studi umanistici, tra il 1929-30 prestò servizio di
leva a Gorizia nel 3° Artiglieria Alpini, quindi si iscrisse alla
facoltà di medicina-chirurgia a Pisa, dove studiò e lavorò per
mantenersi agli studi. Conseguita la laurea nel ’37, sposò
Margherita Paschini, sua compaesana.
Dal matrimonio nacquero tre
figli: Franco ed Ermanno anch’essi laureati in medicina e Anna Maria
laureata in lettere. Subito dopo la laurea e l’internato in
ospedale, ebbe incarichi temporanei in diverse condotte. Dal 1°
gennaio al 31 dicembre 1940 fu medico interinale a Pasian di Prato,
nel ’41 esercitò a Bagnarla Arsa e negli anni ’42 – ’43 a Pozzuolo
del Friuli.
Nel ’44 ritornò nel Comune di
Pasian di Prato con residenza fino al ’47 a Colloredo di Prato, dove
praticò oltre alla medicina generale anche l’odontoiatria,
utilizzando come ambulatorio, date le difficoltà dei tempi, una
stanza attigua alla latteria sociale in via Dell’Asilo.
Nel ’47 si trasferì
definitivamente con la famiglia a Pasian di Prato. Qui continuò a
svolgere l’attività di medico condotto senza interruzioni fino alla
pensione e oltre con umanità e amore per la propria missione.
Durante le visite domiciliari era solito intrattenersi con i malati
familiarmente, trasmettendo loro ottimismo e serenità.
L’attività di medico, sempre
sorretta da un forte sentimento religioso, fu affiancata da un vivo
interesse per la storia e l’archeologia. Alla fine degli anni
Cinquanta fece parte di un comitato composto da alcuni abitanti di
S. Caterina per la costruzione della chiesa parrocchiale dedicata
alla martire S. Caterina d’Alessandra e a S. Giovanni Bosco.
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