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Figlio di Ines e Albino Degano, nacque il 28 dicembre 1953.
Trascorse la sua infanzia nella Comunità di Pasian di Prato dove
abitò fino alla conclusione degli studi superiori quando ottenne il
diploma presso l'IPSIA Ceconi di Udine.
Alla fine del percorso scolastico, decise di arruolarsi come
volontario nel Reggimento Genio Ferrovieri di Casale Monferrato e
successivamente svolse il ruolo di macchinista militare fino al
congedo.
Successivamente fu macchinista nelle Ferrovie dello Stato, prima a
Milano e successivamente alla Stazione Ferroviaria Centrale di
Udine.
Durante il periodo di permanenza a Milano, nonostante le
difficoltà per la distanza fra la sua Comunità di appartenenza e il
luogo di lavoro, non fece mai mancare al suo Paese il suo apporto di
idee e iniziative.
A 14 anni entrò a far parte del Gruppo Folcloristico di Pasian di
Prato: impegno che conserverà per oltre 20 anni garantendone la
costante presenza in modo encomiabile, nonostante le comprensibili
difficoltà derivanti dal dover conciliare l'attività lavorativa con
l’impegno socio-culturale. |
Durante una tournèe del Gruppo pasianese presso Il Fogolâr Furlan di
Montreal nel 1981, ebbe modo di conoscere la segretaria
dell'Associazione dei Friulani della città canadese, Laura Santin,
figlia di emigrati friulani che sposerà 2 anni più tardi e dalla
quale avrà 2 figli: Paolo e Stefano.
Con l'intento di dar lustro al suo Pasian di Prato, propose nel 1992
alle associazioni del paese un comune obiettivo: la costituzione di
un’associazione Pro Loco che vedrà la luce due anni più tardi.
Dopo aver riflettuto su quali iniziative potevano essere le più
consone per occasioni di sereno incontro fra gli abitanti di Pasian
di Prato e dei paesi vicini, si scelse di sostenere l'ormai
affermata manifestazione del Gruppo Folcloristico denominata “Pan e
vin de Pifanie“ e l'organizzazione ex novo di una festa popolare da
tenersi a fine luglio per la festività del Patrono San Giacomo,
manifestazione che sarà chiamata “Pasian di Prato in festa”.
Mauro fu nominato coordinatore e, conclusasi positivamente
l'esperienza, si passò alla convocazione di un' Assemblea
straordinaria per la costituzione della tanto attesa Pro Loco per il
25 febbraio 1995. Alle votazioni per la costituenda Associazione,
Mauro Degano ottenne il massimo dei voti e venne eletto Presidente,
carica che conserverà fino al 1999 quando fu eletto Consigliere del
Comune di Pasian di Prato.
Durante la presidenza della Pro Loco, Mauro fu una miniera di idee,
di proposte, di iniziative che hanno saputo coinvolgere le
Associazioni locali e le singole persone che operandogli accanto
hanno avuto modo di saggiare la sua generosità d'animo che, unita
all'entusiasmo, era la sua innata virtù.
La frase che amava ripetere per sé e per chi lo ascoltava era: “Lu
fasìn par Pasian, pal nestri Paîs”.
Meritano altresì di essere ricordate anche altre iniziative nelle
quali Mauro profuse il suo impegno: L' Udinese Club, associazione
della quale sarà Presidente dal 1988 al 1995: va poi in particolare
a lui ascritto il merito di aver voluto e allestito il piccolo parco
all'incrocio fra Via Leonardo Da Vinci e via Ferruccio Missio, nei
pressi del Centro Studi.
Presiederà anche la Polisportiva di Pasian di Prato, dalla
fondazione nel 1993 al 1999.
Come citato in precedenza, proprio nel 1999 venne eletto Consigliere
comunale: in occasione di tale consultazione, a conferma della stima
a lui riconosciuta, fu il più votato dalla Lista “Con La Gente”,
ricoprendo durante tale legislatura anche la carica di assessore. Fu
questo un incarico che Mauro Degano assolverà con il suo consueto
impegno rivolto non solo all'associazionismo locale ma al servizio
dell'intero Comune, fino alla sua prematura scomparsa il 5 settembre
2001.
Con deliberazione della Giunta Comunale del 10 marzo 2014, il Comune
di Pasian di Prato intitolò a Mauro Degano la “Casa delle Associazioni”
di Via Publio Bonanni,
Con tale intitolazione
l’Amministrazione civica, certa di rappresentare l’intera
cittadinanza di Pasian di Prato, intese tributare alla memoria di
Mauro Degano il più alto riconoscimento per la straordinaria
passione profusa in lunghi anni di dedizione alla causa
dell’associazionismo e più in generale al servizio del bene della
comunità. Un impegno disinteressato e trasparente, che tutte le
persone che lo hanno conosciuto – i colleghi di lavoro, i
collaboratori delle associazioni, gli amministratori comunali di
allora e di oggi – ricordano con immutata stima e rimpianto.
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